Mandala, (sanscrito: “cerchio”) nel tantrismo indù e buddista, un diagramma simbolico utilizzato nell’esecuzione di riti sacri e come strumento di meditazione. Il mandala è fondamentalmente una rappresentazione dell’universo, un’area consacrata che funge da ricettacolo per gli dei e come punto di raccolta delle forze universali. L’uomo (il microcosmo), “entrando” mentalmente nel mandala e “procedendo” verso il suo centro, è per analogia guidato attraverso i processi cosmici di disintegrazione e reintegrazione.,
Mandala in Cina, Giappone e Tibet sono fondamentalmente di due tipi, che rappresentano diversi aspetti dell’universo: il garbha-dhatu (in Sanscrito: “grembo del mondo”; Giapponese taizō-kai), in cui il movimento è dall’uno ai molti, vajra-dhatu (in Sanscrito: “diamond world”; Giapponese kongō-kai), da molti a uno., I mandala possono essere dipinti su carta o stoffa, disegnati su un terreno preparato con cura con fili bianchi e colorati o con polveri di riso (come per le cerimonie tantriche buddiste di iniziazione), modellati in bronzo, o costruiti in pietra, come a Borobudur, a Giava centrale. Lì la circumambulazione dello stupa (un monumento commemorativo) equivale all’approccio rituale al centro.,
Il mandala Tibetano tanka (panno di scorrimento pittura) tipicamente consiste in un involucro esterno intorno a uno o più cerchi concentrici, che circondano una piazza transversed da linee dal centro ai quattro angoli., Al centro e al centro di ogni triangolo ci sono cinque cerchi contenenti simboli o immagini di divinità, più comunemente i cinque buddha “nati da sé”. Dei confini che circondano il mandala, il primo è un anello di fuoco, che entrambe le barre di ingresso per chi non lo sapesse e simboleggia la masterizzazione di ignoranza; successivamente viene fornito con una cintura di diamanti, che si distingue per l’illuminazione; poi un cerchio di otto cimiteri, che simboleggia l’otto aspetti di individuazione cognizione; accanto una cintura di foglie di loto, a significare la rinascita spirituale; e, infine, al centro, il mandala, dove le immagini sono impostate.,
Disegni rituali simili sono stati trovati in culture diverse da quelle indù e buddiste, ad esempio nei dipinti di sabbia degli indiani del Nord America. Lo psicologo svizzero Carl Jung ha pubblicato studi su disegni simili a mandala eseguiti dai suoi pazienti. A suo avviso, la produzione spontanea di un mandala è un passo nel processo di individuazione—un concetto centrale nella teoria psicologica di Jung—e rappresenta un tentativo da parte del sé cosciente di integrare materiale finora inconscio.
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